"Spero che la presente la trovi bene": Un'analisi della formula abusata
Quante email riceviamo ogni giorno che iniziano con la frase "Spero che la presente la trovi bene"? Probabilmente troppe. Questa formula, un tempo forse segno di cortesia, è diventata un cliché abusato e privo di autenticità.
Nell'era della comunicazione digitale, dove l'immediatezza e la personalizzazione regnano sovrane, l'uso di frasi fatte come "spero che la presente la trovi bene" può far apparire le nostre email impersonali e distanti. Ma allora, come possiamo introdurre le nostre comunicazioni in modo efficace, evitando di cadere nella trappola di formule obsolete?
Questo articolo si propone di analizzare l'uso, o meglio l'abuso, della frase "spero che la presente la trovi bene" nelle email, esplorando le sue origini e proponendo alternative più efficaci per iniziare una comunicazione scritta in modo professionale e accattivante.
Sebbene non si conoscano con certezza le origini precise di questa formula, è probabile che il suo utilizzo si sia diffuso con l'avvento della posta commerciale e la necessità di seguire un certo formalismo. Tuttavia, con l'evolversi della comunicazione, anche il linguaggio delle email si è trasformato, premiando uno stile più diretto e personale.
L'abuso di "spero che la presente la trovi bene" e di altre frasi fatte simili evidenzia una mancanza di attenzione al destinatario e al contesto. Invece di apparire cortese, l'uso di questa formula rischia di farci apparire disinteressati e poco originali.
Vantaggi e svantaggi di "Spero che la presente la trovi bene"
Vantaggi | Svantaggi |
---|---|
Formalità (in alcuni contesti) | Formula abusata e impersonale |
Tradizionalmente considerato cortese | Mancanza di originalità e autenticità |
Per rendere le nostre email più efficaci e accattivanti, è fondamentale optare per un linguaggio chiaro, conciso e soprattutto autentico. Invece di affidarci a formule obsolete, è importante dedicare del tempo alla personalizzazione delle nostre email, dimostrando al destinatario che abbiamo a cuore la sua attenzione e il suo tempo.
Ecco alcune alternative a "Spero che la presente la trovi bene" per iniziare le vostre email in modo più efficace:
- Gentile [Nome del destinatario],
- Buongiorno [Nome del destinatario],
- Le scrivo in merito a [oggetto dell'email],
- La contatto per [motivo della comunicazione],
- Spero che stia avendo una buona settimana,
- Ho letto con interesse il suo articolo su [argomento],
In conclusione, sebbene "spero che la presente la trovi bene" sia stata a lungo considerata una formula di cortesia, oggi appare sempre più come un'espressione vuota e impersonale. Per comunicare in modo efficace ed instaurare un rapporto autentico con i nostri interlocutori, è fondamentale abbandonare le frasi fatte e adottare un linguaggio più diretto, personale e in linea con il contesto della comunicazione.
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